Il borgo di Dianella, risale alla fine del 1500, periodo in cui venne realizzata la villa medicea di Dianella, utilizzata per l’appunto dai Medici. Dalla prima metà del XVIII secolo appartiene ai Conti Passerin d’Entrèves e Courmayeur, che hanno creato attorno al borgo la Fattoria Dianella, la quale attualmente si estende su una superficie di 90 ettari, di cui 25 sono destinati alla coltivazione dei vigneti. Gestita oggi da Francesco e Veronica Passerin d’Entrèves, l’azienda è immersa nelle colline di Vinci, comune fiorentino che rientra nella sottozona Montalbano, appartenente alla denominazione del Chianti. Le etichette che nascono nella Fattoria Dianella hanno buone caratteristiche espressive. Sono vini veri, onesti, puri e sinceri, in grado di offrire la più reale essenza di questa zona della Toscana. Tra questi si distingue Il Matto delle Giuncaie, non solo per il suo nome bizzarro, ma anche per le sue caratteristiche. Si tratta di un Sangiovese in purezza, che matura per 12 mesi in barrique. I suoi profumi di tabacco e liquirizia incrociano sentori di confettura di ciliegie e ricordi vanigliati, componendo così un bagaglio olfattivo tendenzialmente classico per questo modello enoico, ovvero il cosiddetto Super Tuscan. Ma la versione 2015 colpisce soprattutto in bocca, dove il vino risulta ben bilanciato, seppur pieno, vigoroso e strutturato. Energica la trama tannica e lunga la persistenza.
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