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ALCOL E CONSUMI

Altro che giovani scapestrati, i teenager Usa bevono sempre meno, addio binge drinking

“Monitoring the Future Study”: dagli anni Novanta inarrestabile calo dei consumi tra i teenager, vince il salutismo
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I tennager Usa bevono sempre meno

L’alcol fa parte della cultura americana da sempre, fatta eccezione ovviamente per l’infelice parentesi del proibizionismo, eppure, qualcosa negli ultimi anni sta cambiando. Tra i più giovani, come rivela il “Monitoring the Future Study” sondaggio che ogni anno analizza i comportamenti e le abitudini di 50.000 teenager americani, bere non va più di moda, e la tendenza è di lungo respiro, visto che il calo è iniziato ormai, seppure lentamente, negli anni Novanta. La notizia, se pure può legittimamente impensierire il mondo produttivo, della birra come del vino, ha più di un risvolto positivo, a partire dal crollo del binge drinking. Tra i 18enni (che in teoria, per legge, non potrebbero neanche bere, ndr) infatti solo il 4,4% ha bevuto più di 10 drink in una sola sera, contro il 13% del 2006.
Questo, però, non vuol dire che i giovani americani stanno diventando tutti sobri, ma la differenza rispetto a 10-15 anni fa si fa sempre più evidente, ed anche tra i 20enni cala la popolarità degli alcolici. Cosa c’è dietro? Secondo i ricercatori che hanno firmato il sondaggio, una piccola rivoluzione culturale, che mette la salute e la cura di sé e dei rapporti con gli altri al primo posto, e che si inserisce in una dinamica ancora più grande, in cui i Millennials si stanno imponendo come generazione di rottura, capace di rivoluzionare prima il mercato dei media (basti pensare al crollo delle tv via cavo, almeno in Usa, in favore delle piattaforme streaming), quindi quello dei consumi, compreso, come abbiamo imparato in questi anni, quello del vino, che sono ormai pronti a guidare, spinti da curiosità e, strano a dirsi, moderazione ...

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