L’azienda, una delle realtà che compongono il variegato mosaico enoico del Gruppo Italiano Vini, si trova nell’Agro Tuscolano, a Monteporzio Catone (sulla collina che le dà il nome) e conta su 97 ettari di vigneto, per una produzione media di 2.500.000 bottiglie. I terreni sono contraddistinti dalle “pozzolane” o “terrinelle”, ceneri vulcaniche, che hanno originato suoli sabbiosi e profondi. Sessanta anni di storia aziendale, la cantina cominciò ad imbottigliare nel 1958, legata ai grandi numeri, non ha ostacolato la ricerca di una qualità convincente, soprattutto da quando il Giv è l’“azionista di maggioranza”, che fa il paio con un innalzamento qualitativo della denominazione, quest’ultimo verificatosi in tempi più recenti. I vini hanno una cifra stilistica immediata ma non banale ed il Frascati Superiore Luna Mater Riserva 2016 ne è buona riprova. Dai profumi freschi e puliti di fiori di campo e frutti a polpa bianca, ha gusto caldo e morbido, ma ben sorretto da una gradevole sapidità. Il portafoglio etichette di Fontana Candida è molto articolato ma certamente il ruolo da protagonista è interpretato dalla produzione bianchista, incarnata da un parco varietale che attinge alla tradizione. I vitigni coltivati sono infatti la Malvasia Bianca di Candia, la Malvasia del Lazio, il Trebbiano Toscano, il Greco (Trebbiano Giallo), il Bombino Bianco e il Bellone, quest’ultimi quasi in estinzione.
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