In principio era Chardonnay. Anno 1902: l'intuizione di Giulio Ferrari inaugurò oltre un secolo di esperienza sulla produzione di bollicine di qualità da vigne attorniate dalle Dolomiti. Nel 1980 Gino, Franco e Mauro Lunelli dimostrarono che in Trentino poteva nascere una grande riserva, quella del Fondatore. Poi arrivò il Pinot Nero, una passione che conquistò la famiglia Lunelli, in una scommessa continua per trasformarla in un metodo classico di prim'ordine: nascono il Ferrari Rosé, il Ferrari Maximum Rosé e infine il Perlé, riserva millesimata. Restava un ultimo passo, per completare la gamma ed arricchire di rosa la linea d'eccellenza della storica casa di spumanti, sfidando il tempo e tutte le sue conseguenze. Ecco, quindi, il Giulio Ferrari Rosé 2006 (80% Pinot Nero e 20% Chardonnay): un colore davvero magnetico, che tende al ramato, e un complesso ventaglio di profumi, coerente con il lungo periodo passato sui lieviti. I tipici ricordi di fragoline di bosco e rosa sono, infatti, accompagnati dalla mandorla, caramello, erbe officinali, ma, soprattutto, dal tamarindo. Una bocca bilanciata rende il sorso pulito e piacevole (allo stesso tempo pieno e profumato, soprattutto negli aromi finali di caffè e agrumi), cui manca però ancora la dovuta persistenza, che il tempo di affinamento favorirà. Un debutto notevole per questa etichetta, che contribuisce ad alzare il prestigio del marchio TrentoDoc.
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