Il rischio di prenderla troppo da lontano sarebbe dietro l’angolo, dato che le prime tracce enologiche relative a questi luoghi risalgono al 1492, grazie all’attività dei frati di Santa Maria della Scala: le cui proprietà sarebbero poi state frazionate in piccole realtà private nientepopodimeno che da Napoleone Bonaparte. L’era moderna dell’azienda, invece, inizia nel 1958 (sessant’anni tondi tondi, quindi) con Massimo Bonomo, nonno degli attuali titolari, impegnato a gestire direttamente un’osteria con mescita e vendita. Man mano la dinastia sarebbe poi arrivata a superare i duecento ettari viticoli, distribuiti fra Lago di Garda e Valpolicella e improntati alla massima attenzione all’ecosostenibilità ambientale. In effetti, le tre grandi aree enoiche dell’azienda si dividono fra gli ambiti di Valpolicella, per l’appunto, Lugana, Custoza e Bardolino, con un lavoro meticolosissimo iniziato prima dagli eredi di Massimo (Eligio e Claudio) e ora dai figli di questi: fra cui Marica per la parte commerciale, Silvia per la comunicazione e l’attuale Massimo per il lavoro in cantina. Produzione variegata, fra cui scegliere con la massima sicurezza questo Ripasso: di un bel rubino concentrato e marcato al naso da toni di marasca, confettura di prugna, chiodo di garofano, viola e ciliegie sotto spirito. In bocca attacca morbido e avvolgente, per chiudere sapido, armonico e persistente.
(Fabio Turchetti)
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