Maskaria viene da maschera e sull'etichetta di questo vino due profili si guardano. Sono il Nero d'Avola e il Frappato, i vitigni dell'unica Docg siciliana, il Cerasuolo di Vittoria. Qui prevale il Nero d'Avola sul Frappato, ma il bilanciamento in questo 2014 è perfetto. Ciascun'uva fa il suo: struttura, tannino, materia, cuore scuro di china e liquirizia appartengono al Nero D'Avola; brillantezza nel colore, vivacità di frutta e freschezza sono le caratteristiche del Frappato. La scelta del solo acciaio - ma esiste anche in versione barricata - è dettata dalla voglia di preservare al meglio la franchezza dell'uvaggio. Il Cerasuolo Achille Alessi ha una sua precisa identità e molta della sua piacevolezza deriva dal posto in cui nasce: vigneti in collina, altimetria intorno ai 350 metri, terreno prevalentemente argilloso-calcareo, tantissimo vento che scongiura il problema delle muffe e che dà una grossa mano a chi, come Terre di Giurfo, è in regime biologico. Anche i vigneti del 1985 cominciano a farsi sentire, con i loro 30 anni e più di vita. La tanto vituperata annata 2014 ha invece graziato la Sicilia enologica, dando dei vini armonici e bilanciati. Come questo Cerasuolo di Vittoria che sa di ciliegia e amarena, di fiori di campo e di carruba. La bocca è ampia, e sfaccettata e gioca benissimo tra acidità e morbidezza. Una beva dal passo lungo e disteso e che lascia un ricordo profumato.
(Francesca Ciancio)
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