… parvermi tre giri, di tre colori e d'una contenenza; e l'un da l'altro come iri da iri parea reflesso, e 'l terzo parea foco che quinci e quindi igualmente si spiri. Si ispira a un verso del Paradiso della Divina Commedia di Dante il nuovo vino di Valle dell’Acate, “iri da iri”, che realizza uno dei sogni nel cassetto di Gaetana Jacono, proprietaria della cantina in provincia di Ragusa. Le due iridi in questo caso sono i due vitigni che danno origine al Cerasuolo di Vittoria: il Nero d’Avola e il Frappato. Le uve che hanno fatto nascere il nuovo nato dell’unica Docg della Sicilia provengono da un Cru. “Lo ho pensato quando ho incontrato Carlo Casavecchia, che conosce la Sicilia meglio di me”, ha raccontato Gaetana durante l’anteprima a Milano a inizio novembre. L’incontro è avvenuto nel 2013. E di quell’anno è la vendemmia della bottiglia che porta la firma dell’enologo piemontese. Poi la fermentazione a contatto con le bucce per dieci giorni, l’affinamento in tonneaux per 36 mesi e l’ulteriore invecchiamento in vetro per almeno 18 mesi. Ecco quindi il vino, dal colore rosso ciliegia brillante con sfumature granate e sentori di frutti rossi e ciliegie mature, note speziate, vaniglia, liquirizia, cacao. In bocca è morbido e vellutato, con un tannino persistente, garanzia di lunga vita. E qui sta la forza e l’ambizione di questo vino: vivere decine di anni, il più longevo tra i Cerasuolo.
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