La cantina con sede a Carovigno, nel cuore del Salento, ha visto i suoi natali nel 2002 per opera di Beppe di Maria. Si tratta di un’azienda di 12 ettari a vigneto, coltivati a biologico, per una produzione annua di 35.000 bottiglie. Una piccola realtà, quindi, che aveva cominciato privilegiando coltivazione e produzione di vini ottenuti da vitigni internazionali. Nel corso del suo cammino, l’azienda ha poi giustamente proposto una “virata”, mettendo al centro del suo portafoglio etichette ottenute dalle varietà tradizionali come il Negroamaro, il Primitivo e, soprattutto l’Ottavianello, che non è altro che il Cinsault, varietà francese arrivata in Puglia nell’Ottocento e presente nell’Uvaggio dell’Ostuni Doc. Lo stile dei vini è ben definito, moderno ma senza inutili eccessi, coerente con il proprio territorio d’origine e sempre in grado di fornire prodotti di buona qualità. Il Metodo Classico Brut 2012, oggetto del nostro assaggio è uno spumante da Aglianico in purezza, che affina per 42 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Possiede spuma soffice e perlage persistente. Il colore è un rosa velo di cipolla con riflessi ramati. Il profumo è caratterizzato da note fruttate e floreali, ricordi di crosta di pane e lievito. Al gusto ha uno sviluppo tendenzialmente docile, con qualche dolcezza fruttata e una buona freschezza complessiva. Finale cremoso con bollicina presente, ma mai invasiva.
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