È tra Solicchiata e Passopisciaro, sul versante nord dell'Etna, che si trova Pietradolce, la cantina fondata e condotta dalla famiglia Faro e suddivisa in tre diversi appezzamenti, per un totale di 20 ettari di proprietà, tra i 600 ed i 900 metri d'altitudine. La filosofia produttiva di Pietradolce è quella di rispettare i singoli terroir, vinificando separatamente le uve ed esaltandone così le più piccole sfumature, che trovano nei vini aziendali una delle espressioni più intense della zona, ormai da più parti eletta tra le più significative dell'Italia enoica. I terreni di natura franco-sabbiosa con abbondante presenza di elementi minerali, conferiscono ai vini peculiarità uniche e ben leggibili, ma ad arricchire la complessità dei prodotti di Pietrdolce sono anche i vigneti, costituiti da ceppi che hanno tra i 50 ed i 65 anni in prevalenza allevati a Nerello Mascalese. Solo una piccola parte è piantata a Carricante, in una vigna pre-fillossera di 120 anni di età a 850 metri, dalle cui uve vengono ottenuti i due Etna Bianco dell'azienda: il Sant'Andrea e l'Archineri, quest'ultimo oggetto del nostro assaggio. La versione 2017 possiede profumi di albicocca, resina, susina e note di scorza d'arancia e di ruggine a rifinitura. In bocca, il vino attacca rotondo, mantenendo il sorso sapido e scattante, con sviluppo ritmato e incisivo, fino ad un finale agrumato e leggermente piccante.
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