Oltrepò Pavese: di fatto la casa italiana di una delle uve francofone più amate al mondo, più corteggiate dai produttori più ambiziosi e coraggiosi e, al tempo stesso, più ardue da trattare e conquistare a fondo. Ci riesce, traducendolo in base quasi totalitaria per il meglio delle proprie bolle (nel catalogo ha anche vini fermi, da un convincente Riesling alla Barbera), Rebollini, questa misurata azienda artigiana, che ha festeggiato, proprio nell’anno appena conclusosi, il mezzo secolo di attività, solennizzandolo, tra l’altro, con una versione “60 mesi sui lieviti” del suo Nature: ottima, e dal solo limite di essere stata tirata in poche centinaia di esemplari. Decisamente più reperibile e “commerce oriented” questo millesimato 2013 (tre anni sui lieviti), esclusivo anch’esso nell’impostazione (vien fatto solo nelle annate ritenute okay, saltando senza timori quelle non all’altezza), dal vincente rapporto qualità/prezzo, e suadente fin dal primo proporsi nel calice, grazie a un pérlage fine e persistente e a una palette olfattiva ampia e appetitosa, venata da amabili note floreali, nuance di camomilla e ricordi “panosi”. In bocca è ampio e lungo, la beva è “tirata” da un’incisiva nota sapida e la freschezza, intatta grazie alla scelta della formula “Nature”, guida in souplesse verso un piacevole finale ammandorlato. Convincente (a riprova della bontà globale del lavoro) anche il rosato Cruasé.
(Antonio Paolini)
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