Fra i protagonisti indiscussi della rinascita enoica dei Castelli, Romani, oltre che di tutto il Lazio, Castel De Paolis continua imperterrita nel suo percorso di valorizzazione estrema del Frascati e del suo territorio, sempre però attenta ad ottenere il meglio anche dalle uve internazionali a disposizione, che si tratti del Viognier come del Cabernet Sauvignon, del Syrah o del Merlot. Senza dimenticare, fra gli altri, i bei risultati ottenuti dal Moscato Rosa: uva che il professor Attilio Scienza (allora direttore dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, eravamo nel 1985) consigliò di impiantare in quel di Grottaferrata, una volta contattato dal titolare Giulio Santarelli ai fini di un oculato avviamento vitivinicolo. Oggi è il figlio di Giulio e Adriana, Fabrizio, a tessere le fila di un’attività che sta riscuotendo consensi anche all’estero, inclusa la Cina. La struttura sorge sulle rovine di un castello medievale nei cui sotterranei, durante i lavori di ristrutturazione, è stata anche ritrovata un’antica cisterna romana. Di rilievo tutta la gamma aziendale, anche se con l’annata 2017 il Frascati Superiore si è forse espresso come non mai. L’olfatto ruota attorno a pera, mela, susina, agrumi, nespola e pesca, mentre l’assaggio è dinamico e scattante nonostante la buona struttura: a chiudere la trama i classici sentori ammandorlati, tipici dei Frascati migliori.
(Fabio Turchetti)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024