Ad averne, di teste pensanti come queste. Magari ce ne fossero a iosa, di giovani che a un certo punto della loro giovane esistenza decidono di trasformare la passione per il vino in qualcosa di concreto (non perché una passione già non lo sia): fornendo anche un contributo fondamentale al territorio oggetto del loro interesse, atto a riportare a regime appezzamenti vitati ormai in disuso, che sarebbero stati man mano abbandonati. Era il 2003 quando tutto questo si metteva in moto, rendendo poi quel nutrito gruppo di amici il nucleo dei soci fondatori di Pileum. Cantina che oggi, oltre al riconoscimento ufficiale per la conduzione biologica, è impegnata in tanti fronti: compreso il coinvolgimento tra i filari dei bambini della locale scuola elementare, impegnati in questo modo a saperne di più sulla vendemmia e sulla vinificazione. Siamo alle pendici del monte Scalambra, in piena Ciociaria: con vigneti dai tratti distintivi, al punto tale che nello spirito aziendale c’è l’obiettivo di arrivare a concepire ogni ambito per uno specifico vino. Fiore all’occhiello questa Bolla di Urbano: che dopo quasi due anni fra legni grandi e piccoli, nonché un anno ulteriore in bottiglia, si propone austero e mai ridondante nei suoi richiami alla prugna, alla marasca, alle spezie, alla grafite e al tabacco. Sostenuti da un assaggio potente ma succoso, energico ma dinamico, ricco ma morbido.
(Fabio Turchetti)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024