La-vis, che si è messa ormai alle spalle una crisi gestionale, superata grazie all’apporto dei molti soci, alla capacità dei nuovi amministratori e a vini sempre di qualità importante, conta su 850 ettari di vigneto per una produzione complessiva di 1.000.000 di bottiglie, rappresentando una delle realtà più importanti, non solo numericamente, del Trentino enoico e cooperativo. La cantina fu fondata nel 1948 crescendo nel tempo prima, nel 1969, con la fusione con la cooperativa altoatesina di Salorno, che il marchio Durer-Weg ancora rappresenta, poi con quella di Valle di Cembra nel 2003. Di proprietà di La Vis anche la casa spumantistica trentina Cesarini Sforza, acquisita nel 2001. Nell’articolato mosaico dei vigneti aziendali anche quelli, 11 ettari coltivati a biologico, di Maso Franch nel comune di Giovo, in località Pian del Castello che dominano la valle dell’Adige e l’abitato di Lavis e dove ha sede anche un resort con ristorante. Arrivano da qui le uve dell’omonimo blend tra Incrocio Manzoni e Chardonnay, un bianco affinato per 24 mesi sui lieviti in parte in acciaio e in parte in barrique. La versione 2015 possiede profumi ampi e sfaccettati che incrociano fiori di acacia, ginestra e gelsomino con un fragrante fruttato che sa di mango, frutto della passione, cedro e leggeri tocchi speziati e vanigliati. In bocca, il vino è denso, avvolgente e dalla progressione vigoroso e intensa.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024