Nel 1877 due cugini, Ilario e Leopoldo Ruffino, fondarono una piccola cantina a Pontassieve, alle porte di Firenze. Da allora le cose in questa realtà produttiva, che resta uno dei marchi più conosciuti del vino italiano, sono molto cambiate. Ma una è restata ancora la stessa. Benché di proprietà del gigante a stelle e strisce Constellation Brands, la cantina toscana continua a mantenere il suo baricentro fondamentale proprio tra le colline e tra i vini della Toscana. Una scelta che è ormai una garanzia e che, nonostante una produzione fatta di grandi tirature, non di rado permette anche di raggiungere i vertici dell’eccellenza assoluta, soprattutto, solo per fare gli esempi più noti, con etichette quali la Riserva Ducale Oro e il Romitorio di Santedame, entrambe rivitalizzate tipologicamente dalla Gran Selezione made in Chianti Classico. Questa volta invece ci occupiamo di un rosso senz’altro meno blasonato almeno per storia e tradizione, tant’è che è nato agli inizi del nuovo Millennio. Blend di Cabernet Franc, Merlot e Colorino, è affinato in barrique nel più classico stile Supertuscan. La versione 2015 ha naso caratterizzato da note di frutti rossi maturi, sentori balsamici e cenni di spezie e vaniglia. In bocca, il vino attacca morbido, per poi svilupparsi avvolgente e serrato nella sua struttura possente ed articolata. Finale denso e intenso che torna sulle tostature del legno.
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