Cupo fin dal colore, il vino svela da subito profumi ricchi, di bella intensità, che spaziano dalla confettura di amarena a quella di mora con vaniglia e spezie a rifinitura. Perfettamente coerente al palato, è un rosso in grado di coniugare dolcezza di frutto ad una discreta reattività, che trovano un prezioso alleato anche nel generoso sostegno del rovere. Si presenta così questo Merlot in purezza 2014, che nonostante un'annata complicata, riesce a mantenere i tratti principali della varietà bordolese, "trapiantata" nel cuore della Toscana. Siamo, infatti, a Panzano in Chianti, sottozona chiantigiana che certo non ha bisogno di presentazioni. L'azienda è una realtà storica dell'areale, che può contare su 30 ettari a vigneto, la stragrande maggioranza dei quali coltivati a Sangiovese, nella cosiddetta "Conca d'Oro". Cafaggio è stata, specialmente nella fase di rinascita del vino toscano a metà degli anni Ottanta, un punto di riferimento conclamato, grazie alla famiglia Farkas. Dal 2005 al 2015 Villa Cafaggio è stata controllata dal Gruppo La-Vis, e, dal 2016, è gestita da ISA Spa (Istituto Atesino di Sviluppo), holding di partecipazioni con sede a Trento. Facile intuire che ancora i vini hanno da “accordarsi” completamente con il nuovo assetto aziendale, pur esprimendo già una pulizia d'esecuzione confortante, buona premessa per una prossima iniezione di un po' di personalità in più.
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