L’azienda di Castellina in Chianti di proprietà della famiglia Zingarelli dagli anni Settanta del Novecento è ormai diventata una delle realtà protagoniste del Chianti Classico, anche per i recenti interventi sulla denominazione, come l’introduzione della Gran Selezione e l’avvio della discussione sulle menzioni aggiuntive, volute fortemente da Sergio Zingarelli, durante il suo doppio mandato alla presidenza del Consorzio. Tornando all’azienda, è chiara e definita la strategia complessiva adottata: il core business è sempre più il Chianti Classico e il Sangiovese. La cantina con sede a Castellina in Chianti conta su 206 ettari a vigneto per una produzione di 2.000.000 di bottiglie, numeri importanti che però sono decisamente ben “addomesticati” da una gamma di etichette, che soprattutto nei vini a denominazione, sta con buona continuità tra le migliori. Oggetto del nostro assaggio non è un vino del Gallo Nero, il Sasyr 2015. Ottenuto da un blend di Sangiovese e Syrah, il primo proveniente dai vigneti chiantigiani e il secondo da quelli di Maremma, fa un rapido passaggio in legno piccolo per sei mesi. Nel bicchiere appare di colore rosso rubino brillante. Il naso è intenso e immediato, dominato da un fruttato rigoglioso, con riconoscimenti di mora e ciliegia, e una leggera speziatura. Al palato entra morbido e avvolgente, poi il sorso diventa più fresco con un finale che torna sul frutto.
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