Trattasi della più grande azienda di tutto il contesto di Matelica, qualora si escludessero alcune cooperative della zona. Venticinque, infatti, gli ettari vitati acquisiti dal congruo numero di soci titolari (capaci oltretutto di munirsi di validissimi collaboratori): anche se la cantina, nonostante i numeri, ha sempre comunque saputo distinguersi per il sensibile impegno nei confronti della natura circostante, dimostrato dall’avvenuta conversione al biologico e dalla commercializzazione, nell’ambito della gamma produttiva, della linea denominata Réwine, comprensiva di etichette ottenute secondo dettami biodinamici. Tre corpi diversificati per quanto concerne i vigneti, di cui sono attentamente prese in considerazione tutte le differenze pedo-climatiche al fine di poter presentare sul mercato selezioni articolate e complesse, basate su approcci e risultati organolettici decisamente variegati: oggetto di una collocazione sugli scaffali comprensiva sia di un’impronta beverina fresca e immediata, sia di profondità e longevità come solo il Verdicchio sa rivelare, almeno nei casi migliori. Il Vertis appartiene alla seconda categoria, proponendosi con classe, rigore, eleganza e nitore. Morbido e ampio, muove al palato con sapidità, grinta, larghezza, sapidità e molteplici riconoscimenti: ondeggianti fra anice e frutti esotici, mandorla e agrumi, per una lodevole persistenza finale.
(Fabio Turchetti)
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