Non ce ne voglia Giulia Pazienza se, parlando di lei, usiamo l'appellativo di "donnona". Altissima - ex giocatrice nazionale di basket - tanti e lunghissimi capelli, indossa caftani eleganti e sontuosi, ma il suo essere "donna super" sta soprattutto nella simpatia, negli abbracci che dona, nella vitalità con cui parla dell'amore che ha per l'isola di Pantelleria. Amore e anche fastidio talvolta per le complicanze che si hanno qui se si vuole fare vino con dovizia, esperienza che lei ha iniziato nel 2005. La tenuta principale è quella di Piana di Ghirlanda, una piccola valle circondata da dolci costoni. In questa specie di conca si trovano gli alberelli a piede franco sistemati come in un giardino arricchito da alberi di limone e arancio. Lo Zibibbo qui ha un habitat ideale nel centro dell'isola, un po' riparato dai venti costanti e talvolta impetuosi, ma mai lontano dal mare e dalle sue brezze. E così che un vitigno aromatico come il Moscato di Alessandria, nella veste secca, diventa un compendio identitario: sole, sale, vento, dolcezza e sapidità. Tutte parole utili a descrivere il vino di Giulia, ma anche l'isola stessa. Il Silenzio è così, sa di miele e di sale al contempo. Semplice nella sua esecuzione - fermentazione e affinamento in acciaio - questo zibibbo non gioca la carta del bianco beverino, da aprire e finire con l'estate. Può avanzare di stagione, magari con un piatto di formaggi.
(Francesca Ciancio)
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