L'attività cooperativa sembra una parte naturale della cultura e forma mentis della parte più settentrionale dell’Italia. Questo forse deriva dal frazionamento della terra nel Trentino-Alto Adige, ma probabilmente è il risultato di una tendenza innata di lavorare con il vicino, di prospettare mete condivise da realizzare con un lavoro comune. Comunque sia, finora i successi più visibili sono stati conquistati a Bolzano e dintorni, le cantine sociali hanno il loro peso al sud, ma è indubbio che le aziende private, a volte piuttosto grandi, tendano a dominare. Le cantine cooperative di dimensione e importanza esistono e fioriscono anche nel Trentino e l’Agririva di Riva del Garda è un ottimo esempio di ciò che 300 viticoltori e 300 ettari di vigneto possono realizzare nel loro territorio. Siamo nella parte più meridionale della terra trentina, le montagne bloccano il freddo del nord e il lago fornisce sole e aria calda che, nel pomeriggio, bagna la zona e matura le uve. Come sa benissimo il coltivatore di Maso Lizzone, il vigneto posto a Ceniga davanti al maso omonimo, che guarda a est e riesce a raggiungere una completa maturazione fenolica in annate positive. Dettagli: uvaggio bordolese in cui spicca il Cabernet Franc, 14 gradi di alcool, quasi 30 grammi di estratto secco. Dice la cantina e non sbaglia: “ambiente, vitigno e uomo hanno contribuito in egual misura per produrre questo vino”.
(Daniel Thomases)
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