A nord di Venezia si trova l’azienda Loredan Gasparini, simbolo di Venegazzù di Volpago del Montello. Fondata negli anni ’50 dal conte Piero Loredan, l’impresa vitivinicola è passata, nel 1973, a Giancarlo Palla e, dal 1998, a gestirla è il figlio Lorenzo. Estesa su sessanta ettari vitati, suddivisi tra la Tenuta di Venegazzù e la Tenuta di Giavera, fu da subito considerata, non è una novità, una zona ideale per i vitigni bordolesi: Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Carmenere e Malbec. Storia e vino si legano nel Montello Capo di Stato. Il Conte Loredan (prima “rosso” per la sua militanza partigiana e poi “nero” per le sue amicizie con Freda e Ventura e per la sua appartenenza a Ordine Nuovo), volle realizzare, un vino speciale. Nel 1967, De Gaulle è in visita a Venezia, dove assaggia un Venegazzù. Il Presidente vuole sapere chi produce quel Bordeaux così buono. Piero Loredan fa realizzare dal pittore padovano Tono Zancanaro un’etichetta ad hoc per un vino da inviare a stretto giro di posta all’Eliseo. Quello diventerà il Capo di Stato. Vino quasi dimenticato, da un lato oscurato dal Prosecco e dall’altro dai Supertuscan. Ancor oggi è ottenuto dall’originario vigneto “cento piante” e la versione 2015 profuma di piccoli frutti neri, fiori e sotto bosco, con nette note erbacee e speziate a rifinitura. In bocca, il vino è fragrante, ritrova la speziatura, tannini articolati e frutto dolce.
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