Quella di Umberto Cesari è una delle firme più conosciute della vitienologia emiliana e vanta una storia ultra cinquantennale, che comincia nel 1964. Certo l'azienda ne ha fatta di strada dalla sua fondazione. I venti ettari di allora sono diventati oggi 185 (più altri 170 in affitto), tutti sulle colline che confinano con la Toscana, ad altitudini, tra i 200 e i 400 metri sul livello del mare. Terre suddivise in vari poderi, acquisiti nel tempo grazie all’opera della famiglia: La Casetta, Parolino, Cà Grande, Laurento, Tauleto, Liano, Miravalle e Claterna. Per quanto Umberto Cesari sia pioniere del Sangiovese romagnolo, al punto di aver prodotto un'eau de toilette con la fragranza del suo Tauleto, l’azienda ha un particolare riguardo per l’Albana. Un quarto di tutta l'Albana di Romagna, infatti, esce dalle cantine di Castel San Pietro, che produce complessivamente 4.000.000 di bottiglie annue. Il Liano, oggetto del nostro assaggio, prende il nome dal borgo che oggi circonda i vigneti aziendali. Si tratta di un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, affinato per 18 mesi in legno da 5,5 ettolitri. La versione 2016 ha colore rosso rubino intenso e una bagaglio aromatico altrettanto incisivo da cui emergono note di frutta rossa matura, confettura di amarena e abbondante speziatura. In bocca, il vino è morbido ed avvolgente, di struttura generosa che si articola con la dolcezza a prevalere, fino ad finale lungo e profondo.
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