Batte bandiera tedesca la cantina sarda Siddùra voluta dall'imprenditore Nathan Gottesdiener che, a partire dal 2008, ha creato un solido e convincente progetto enologico, con Massimo Ruggero, l’enologo Dino Dini e l’agronomo Luca Vitaletti. Un’azienda che da poco ha compiuto i 10 anni di vita in un territorio, la Sardegna enoica, dalle potenzialità enologiche ancora quasi del tutto da scoprire fino in fondo. Il luogo scelto per questa impresa è la Gallura, forse una delle poche “sottozone” che l’isola riesce ad esprimere con una caratterizzazione ben leggibile. Qui Siddùra conta su 37 ettari a vigneto, nei pressi di Luogosanto, a vocazione bianchista conclamata. In cantina le fermentazioni sono spontanee in modo da valorizzare il terroir di appartenenza, su cui, evidentemente, si gioca la sfida di questa realtà, che attualmente produce 200.000 bottiglie all'anno. Non manca neppure la sperimentazione, per esempio, sui vasi vinari: dai contenitori di cemento a quelli di legno, passando per le anfore. Il Vermentino Superiore Bèru, le cui uve sono sottoposte a breve macerazione, affina a 8 mesi in barrique. Di colore giallo paglierino intenso, la versione 2015 ha naso sfaccettato che alterna note di timo, cenni agrumati e di frutti a polpa bianca, arricchiti da sentori di miele e vaniglia. Al palato, il vino ha struttura densa e articolata, con sapidità e freschezza a condurre lo sviluppo.
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