3,5 ettari vitati a Brunello, concentrati nell’areale di Sant’Antimo, quadrante meridionale di Montalcino, sono il piccolo ma prezioso patrimonio de Le Macioche. Una delle tante micro-realtà della denominazione, avviata da Matilde Zecca e Achille Mazzocchi nel 1985, poi passata nelle mani di Riccardo Caliari, Stefano Brunetto e Massimo Bronzato e, dal 2017, nell’orbita dei possedimenti del brand Famiglia Cotarella, l’azienda fondata dai fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, guidata oggi dalle figlie Dominga, Marta ed Enrica Cotarella. Le etichette della cantina, che si trova tra la Fattoria dei Barbi e Podere Salicutti, hanno costruito nel corso del tempo una continuità stilistica ben leggibile, fatta di un’inconfondibile levità complessiva, che anche l’ultimo cambio di proprietà sembra non aver scalfito. Un percorso interpretativo del Brunello che ben si accorda con le ultime tendenze di consumo e che trova una piena corrispondenza anche con il territorio di provenienza. Ecco allora un Brunello di Montalcino 2015 dalla bella espressività aromatica che propone gli inconfondibili tratti agrumati e balsamici della produzione de Le Macioche, che incrociano note di arancia fresca e candita a piccoli tocchi affumicati e speziati. In bocca, il sorso è polposo, fitto, articolato e non privo di freschezza acida, che ne amplifica bevibilità e sapidità. Finale piacevolmente caldo e serrato.
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