Fondata da Primo Pacenti nel 1962, uno dei più caparbi vigneron di Montalcino (tra i fondatori del Consorzio nel 1967) convinto delle potenzialità di questa terra e dei suoi frutti, Canalicchio di Sopra è poi stata condotta dal genero Pier Luigi Ripaccioli (in azienda dal 1987) ed oggi vive grazie alle premure dei nipoti Simonetta, Marco e Francesco (in azienda dal 2001). La produzione media è di 55.000 bottiglie, mentre gli ettari coltivati a vigneto sono 15 ettari nel centro del quadrante nord di Montalcino. Qui si originano vini che risentono in modo determinante delle due sottozone (Canalicchio di Sopra - appunto - e Le Gode di Montosoli) da cui provengono le uve, in possesso di attitudini peculiari e paradigmatiche. La cifra stilistica dei vini di Canalicchio di Sopra è tuttavia moderna con una predilezione delle tonalità vigorose invece che sfumate, con maturazioni prevalenti in legno grande. Il Brunello di Montalcino La Casaccia 2015, che prende il nome dalla località dove sorge la cantina aziendale, possiede naso compatto e concentrato, sviluppato attorno ad un fulcro di frutta scura matura, mora, ciliegia e mirtillo, seguito da cenni di pepe, cioccolato, tabacco e un particolare tocco mediterraneo, che sa di ginepro. In bocca, il vino si rivela ampio e consistente, sorretto da una articolata e serrata struttura tannica, che ancora ha bisogno di tempo per trovare pieno equilibrio.
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