La Tommasi, dalle solide basi nella Valpolicella Classica (195 ettari a vigneto), dal 1997, si è “allargata” ad altri territori del vino italiano formando un articolato mosaico aziendale, composto da sei tenute: tre in Toscana (Casisano a Montalcino, Poggio al Tufo in Maremma e, ultima acquisizione in ordine di tempo, La Massa nel Chianti Classico), una in Basilicata (Paternoster), una in Puglia (Masseria Surani) e una in Oltrepò Pavese (Tenuta Caseo). Quest'ultima, arrivata nel 2014, si estende complessivamente per 120 ettari di cui 90 a vigneto, con il Pinot Nero a svolgere il ruolo di protagonista quasi assoluto, in un territorio che proprio a questo vitigno deve il suo attuale percorso di rilancio. Ma il gruppo di Pedemonte era già presente nell'Oltrepò Pavese con la precedente acquisizione dei vigneti della Colonia Bonsignori a Soriasco di Santa Maria della Versa. La potenzialità produttiva raggiunge le 400.000 bottiglie, di cui 30-40 mila di spumante metodo classico. Si tratta invece di un Metodo Charmat il Pinot Nero Brut Rosé oggetto del nostro assaggio, che nel bicchiere è di un bel colore rosa tenue e brillante, attraversato da un perlage fine. Dai profumi di piccoli frutti rossi e nuance speziate, è sapido e continuo in bocca, con ritorni fruttati nel finale. Vino diretto e immediatamente piacevole, dal naso dolce, di bocca fresca e lineare offre un sorso dall’abbinamento assai versatile.
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