Pensare al presente ma con un occhio anche al domani. Perché, quando tutto questo finirà, bisognerà tornare, finalmente, alle vecchie abitudini. L’emergenza legata al Coronavirus sta frenando le opportunità di gustarsi del buon vino con enoteche, ristoranti e wine-bar chiusi. Ma per un appassionato, questi giorni di permanenza a casa, potrebbero rivelarsi una buona occasione per riorganizzare la propria cantina personale programmando nuove scorte. Con un occhio, magari, al miglior rapporto qualità/prezzo, requisito tanto ambito quanto difficile da trovare.
Un prezioso aiuto però arriva dalla “Wine Lister Score”, il metodo di giudizio del portale Wine-Lister che ha stilato la lista dei migliori vini tricolori andando a cercare il “best of” nel rapporto tra la qualità e il prezzo di una bottiglia. Nei primi 20 posti del ranking a spiccare è la Toscana con ben 16 etichette che delineano uno scenario chiaro. Chi cerca una bottiglia di qualità, senza spendere una esagerazione, tra le varie denominazioni toscane può pescare bene. Nella top-20 la Campania è presente tre volte, il Piemonte una. In testa alla classifica troviamo, con una valutazione di 99 punti e un prezzo di 63 dollari, il “Flaccianello della Pieve” 2004, Supertuscan 100% Sangiovese prodotto da Fontodi.
L’azienda guidata dall’attuale presidente del Chianti Classico, Giovanni Manetti, conquista anche il secondo gradino del podio con il Chianti Classico “Vigna del Sorbo Riserva” 2010 (98 punti - 51 dollari) anche se è in buona compagnia di quattro Igt della Toscana. A 98 punti troviamo infatti il Toscana Igt “Sammarco” 2006 di Castello dei Rampolla (47 dollari), il “Percarlo” 2013 e 2015 di San Giusto a Rentennano (rispettivamente 56 e 63 dollari a bottiglia) e il “Collezione de Marchi” (2010 - 41 dollari e 1999 - 31 dollari), cabernet sauvignon prodotto da Isole e Olena, azienda che ritroviamo anche a 97 punti con il “Cepparello”. E ancora, stesso punteggio per il Roccamonfina Igt “Terra di Lavoro” annate 2010 e 2007 (39 e 49 dollari) di Galardi che porta in altro l’espressione enoica della Campania; altra affermazione per il “Flaccianello della Pieve” di Fontodi, questa volta annata 2012 (48 dollari). Completano la top-20, con 96 punti, il Brunello di Montalcino 1997 de “La Fornace” (21 dollari); il Chianti Classico “Il Poggio” 2010 Riserva di Castello di Monsanto (29 dollari); il “Sammarco” 2011 di Castello dei Rampolla; il Chianti Classico Riserva 2006 “Rancia” di Felsina (32 dollari); il “Percarlo” 2014 di San Giusto a Rentannano (39 dollari); il “Fontalloro” 2015 di Felsina (36 dollari); l’Igt 2010 di Montevetrano (35 dollari) che completa il tris enoico della Campania; il “Montefico” Riserva 2015 dei Produttori del Barbaresco (34 dollari), portabandiera del Piemonte in questa speciale classifica che vede chiudere, tra i migliori venti (tutti vini rossi, 6 Docg e 14 Igt) il Brunello di Montalcino 2013 di Conti Costanti (40 dollari).
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