Gianfranco Fino e sua moglie Simona nel 2004 hanno cominciato la loro avventura vitivinicola e, in uno spazio di tempo assai breve, sono diventati una delle coppie del mondo del vino italiano più note e apprezzate del panorama tricolore. Certo le scelte sono state radicali, come radicali sono le etichette aziendali, ma la scalata compiuta è comunque stupefacente e contraddistinta da una costanza qualitativa per certi aspetti inimmaginabile, almeno a queste latitudini. Oggi questa dinamica realtà enoica pugliese conta su 21 ettari di vigneto, in affitto e di proprietà (erano meno di uno all’inizio) per una produzione complessiva di 20.000 bottiglie all’anno. Dalla cantina di Sava arrivano etichette decisamente dal minimo comune denominatore chiaro e senza “contaminazioni” (a parte una piccola produzione di Negroamaro): il Primitivo, declinato come spumante, come vino dolce e, evidentemente come grande rosso mediterraneo nella sua incarnazione che porta il nome di Es, senz’altro il prodotto di punta aziendale. C’è anche una versione Riserva, prodotto soltanto in annate particolari. La versione 2013 profuma di pepe e frutta rossa in confettura, a cui si aggiungono tocchi di tabacco, mirto, ginepro e vaniglia. In bocca, i tannini sono molto risolti, per un sorso morbido e ampio. Intenso e continuo, è decisamente il paradigma di come ci si aspetterebbe un vino pugliese, generoso e caldo.
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