Si prenda il Pinot Grigio, lo si pianti al confine meridionale dell'Alto Adige su terreni molto calcarei a circa 230 metri s.l.m. e, ultimata la vendemmia, si decida di giocarci in cantina: tre vinificazioni separate, poi assemblate per ottenere un vino piacevolmente fruttato (mela, pera e qualche nota tropicale), dolce di miele, rosa e vaniglia, affusolato dalla vena balsamica della lavanda, foglie comprese. Il colore ha un lieve tono rosato che invita a bere un sorso gentile, finemente amaro ma molto sapido, che lascia la bocca profumata e saporita. Da Lageder però i divertissment si condividono: ecco quindi l'idea di un fun-kit di assemblaggio est-eticamente impeccabile, che permette di sperimentare a casa quello che l'azienda ha cercato di fare a Magré. Tre boccette contenenti i risultati delle tre vinificazioni: la n. 1 in bianco (fruttatissimo, salmastro e croccante), la n. 2 a contatto con le bucce per 15 giorni (di rosa appassita, molto sapido e tannico) e la n. 3 di macerazione a grappolo completo per circa 8 mesi (profondo e “rozzo”, di catrame e carciofo, amarognolo e sapido). L'invito è di trovare il proprio blend personale, che non per forza deve coincidere con quello aziendale (rispettivamente al 65, 20 e 15%): qui l'equilibrio perfetto si è raggiunto con un bilanciamento 40-40-20, che ha mantenuto lo slancio dei profumi acquistando aderenza nel sorso, freschezza persistente e una solare anima agrumata. Esperimento riuscito!
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