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SOTTO IL MARTELLO

Sassicaia, Pergole Torte, Giacomo Conterno ... Ecco i top lot della wine auction Pandolfini

In tutto, raccolti 1,1 milioni di euro, spicca la magnum 1985 di Sassicaia, battuta a 3.920 euro

Una magnum della mitica vendemmia 1985 di Sassicaia battuta a 3.920 euro, una verticale di Le Pergole Torte, composto da 27 bottiglie, dal 1985 al 2015, acquistata per 6.615 euro, una selezione di quattro annate di Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno passate di proprietario per 4.288 euro, una mini verticale di sei bottiglie, dalla 2006 alla 2011, di Masseto, che ha trovato posto in una nuova cantina per 10.412 euro: ecco i lotti top della prima auction week dopo il lock down di Pandolfini (di scena il 17 e 18 giugno), con i numeri del vino che rispecchiano il grande momento che il mercato italiano sta attraversando, e che nemmeno la congiuntura internazionale riesce a fermare. Nel complesso è stato aggiudicato il 93% dei lotti, con un aumento del 170% sui prezzi di riserva, per un fatturato complessivo che supera l’1,1 milioni di euro. Per il solo vino italiano, quasi la totalità dei lotti (265 su 270) ha trovato un acquirente, con un incremento del 189% sulle stime minime.
Quindi, è andata in scena la Francia, prima con Bordeaux e Champagne, e poi con la Borgogna. Moltissimi i lotti che hanno infiammato la sala, i telefoni e la piattaforma Pandolfini Live, di cui tre particolarmente rappresentativi: una cassa del 2005 del celebre Groupe Duclot, selezione che racchiude tutti i migliori Château di Bordeaux, è stata aggiudicata a 13.475 euro; una cassa da sei bottiglie di Cuvée S di Salon del 2002 è stata venduta per 4.655 euro; mentre tra i lotti della Borgogna, il solito Domaine de la Romanée Conti guida la lista delle aggiudicazioni più preziose, con una cassa da sei bottiglie di La Tâche del 1998, al prezzo di 22.050 euro.
Il risultato complessivo è, senza ombra di dubbio, importante, e manda un messaggio forte e chiaro: il mercato è più che mai vivo, e queste nuove forme di investimento, rappresentano, in periodi di incertezza, beni rifugio sicuri.
“Il settore wine & spirits si dimostra - commenta il Capo Dipartimento della Casa d’Aste Pandolfini, Francesco Tanzi - ancora uno dei preferiti dal grande pubblico internazionale, nonostante il periodo dal quale stiamo uscendo. Dall’analisi dei risultati eccellenti di questa asta possiamo iniziare a costruire la prossima, che avrà luogo in autunno, e che, con queste premesse, sarà un evento da non perdere ...”.

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