Sono 240 gli ettari vitati (a biologico) di Umani Ronchi, azienda leader delle Marche enoiche, che produce quasi tre milioni di bottiglie all’anno. Ma i numeri non bastano a spiegare la forza della cantina della famiglia Bernetti, top player non solo nella propria Regione ma anche a livello nazionale. Si tratta di un lavoro dalle radici lontane, iniziato oltre sessanta anni fa e che oggi vede anche un ampliamento produttivo nel vicino Abruzzo. A guidare scelte e strategia un’idea semplice: il legame con il territorio e i vitigni locali va tradotto in vini moderni mai sopra le righe, che possano parlare ai consumatori di tutto il mondo, e che, al contempo, esprimano carattere e originalità, con una gamma di etichette solida quanto completa. Certo se dovessimo esprimere una preferenza per i vini di Umani Ronchi, forse dovremmo scegliere tra le etichette bianchiste, che ci paiono le più compiute. Tuttavia, anche sul fronte dei rossi prodotti intriganti non mancano. Uscito per la prima volta con l’annata 2009, il Conero San Giorgio Riserva 2015, è affinato in legno piccolo per 12 mesi a cui seguono altri 12 mesi di maturazione in legno grande. Al naso, si susseguono profumi di ciliegia matura, prugna e buccia d’arancia, rifiniti da cenni di liquirizia e vaniglia. In bocca, il vino evidenziar profondità, avvolgenza e concentrazione con la dolcezza del frutto che accompagna un sorso succoso e denso.
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