Dalla Franciacorta alla Val di Cornia, dalla Campania alla Franciacorta: è un cerchio, aperto e chiuso nel giro di 20 anni, il percorso enoico dei Fratelli Muratori, realtà creata dalla famiglia di imprenditori del settore tessile, che da Villa Crespia, ad Adro, nel cuore del territorio delle bollicine di Franciacorta, si era estesa, negli anni, in Val di Cornia, in Toscana, con la cantina Rubbia al Colle, 73 ettari vitati a Merlot, Cabernet Franc e Sangiovese, ceduti nel 2019 alla Marchesi Antinori, ed era arrivato in Campania, con la tenuta Oppida Aminea, a Benevento, e con Giardini Arimei, ad Ischia, passate di mano tra il 2016 ed il 2017. Così l’attenzione e gli investimenti dei Fratelli Muratori oggi tornano a concentrarsi sui 55 ettari vitati in Franciacorta e nella modernissima cantina: “un impegno che si traduce in investimenti importanti, specie in tecnologie all’avanguardia, in vigna ed in cantina, per consolidare ancora di più - spiegano in una nota i Fratelli Muratori - il vero pilastro dell’azienda, ossia la ricerca della qualità e della valorizzazione del territorio. Un impegno che nasce - continua la famiglia Muratori - anche come reazione alle difficoltà di un 2020 a dir poco difficile, da governare, invece che da subire, con scelte forti e importanti, come la scelta di un super consulente, il “timoniere” che, dalla vendemmia 2020, guiderà tutte le fasi della produzione di Villa Crespia, dalla campagna alla cantina: Riccardo Cotarella”, tra i più affermati winemaker italiani, presidente Assonenologi e presidente dell’Union Internationale des Enologues.
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