Con una sosta sui lieviti di almeno 72 mesi, il Franciacorta Pas Operé, rappresenta la purezza della Maison Bellavista. La versione 2013 possiede profumi di agrumi, frutta gialla matura, cenni di crosta di pane, sfumature di frutta secca e vaniglia. Il sorso è intenso e fragrante, con un allungo deciso e verticale verso un finale persistente e croccante. Deve molto la Franciacorta a Bellavista e a Vittorio Moretti a capo della holding Terra Moretti (che si muove in diversi contesti enoici: da Contadi Castaldi, sempre in Franciacorta, a Teruzzi, da La Badiola a Sella & Mosca fino a Petra). La maison Bellavista rappresenta, infatti, e a pieno titolo, insieme a Ca’ del Bosco, la realtà più importante di questa zona di produzione vitivinicola, sfidando con successo le migliori produzioni di bollicine del mondo. Dal 1977, anno della sua fondazione, Bellavista non solo è diventata l’azienda più grande di Franciacorta con i suoi 190 ettari vitati (per una produzione in bottiglie di 1.400.000 di pezzi), ma ha anche “rispettato”, diciamo così, il destino contenuto nel suo nome. Difficile, infatti, non restare colpiti dalla bellezza della collina su cui sorge - e a cui deve il nome - come da quella della sua cantina. Nelle vesti di moderno mecenate del secondo millennio, Vittorio Moretti ha così saputo ricostituire quella antica affinità elettiva fra “bello” e “buono”, producendo vini “conseguenti”.
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