Dedicato al personaggio forse più significativo dal punto di vista enologico della storica famiglia Bossi Fedrigotti, lo spumante Riserva 2015, oggetto del nostro assaggio, ha colore giallo dorato con perlage persistente e spuma cremosa. Al naso profuma di miele, mela matura, nocciola, tocchi di lievito e pan-brioche. In bocca, il sorso è ampio, pieno e tendenzialmente raffinato. La famiglia Bossi Fedrigotti vive in Trentino da oltre 5 secoli e da più di 3 si occupa di vino. Venendo ad anni più recenti, questa realtà trentina dalle antichissime radici compie nel 1961 una scelta pionieristica che avrà un futuro di successo rilevante: proprio Federico Bossi Fedrigotti crea, infatti, il primo uvaggio bordolese in Italia, nel Cru di Fojaneghe. La storia ancora più recente, siamo nel 2007, porta la cantina con sede a Rovereto nell’orbita di Masi Agricola - top player dell’enologia veneta e non solo - grazie alla quale i vini a marchio Bossi Fedrigotti trovano un nuovo slancio, mettendo l’accento sulle caratteristiche più tradizionali dell’enologia trentina, a partire dagli spumanti di montagna, in tendenziale crescita in questa fase di forti mutamenti nel mondo vitivinicolo, anche internazionale. L’azienda oggi produce complessivamente 120.000 bottiglie ed è costituita da 40 ettari di vigneto divisi in tre tenute sui due lati dell’Adige: Maso San Giorgio, Sant’Antonio e Fojaneghe.
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