Un vitigno francese particolarmente a suo agio con le temperature elevate, il Viognier ha un carattere tendenzialmente mediterraneo, che trova una significativa espressione in Sicilia. Il Ginolfo di Baglio di Pianetto lo interpreta con una variabile in più, facendo incontrare uve surmature e uve fresche di questa varietà, il cui vino affina successivamente in legno. La versione 2015 possiede profumi di frutta tropicale matura, fiori bianchi, salvia, zafferano e lieve tocco fumè agrumato. In bocca, il sorso è intenso e polposo, ma fresco, con sensazioni di sorbetto agli agrumi a definire il finale. Nato nel 1997 dall'intuizione di Paolo Marzotto, recentemente scomparso, Baglio di Pianetto, il cui “quartier generale” si trova a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo, è la sintesi di un’impresa vitivinicola dislocata in diverse aree della Sicilia, tutte in zone abbastanza fresche, quasi montane a volte, ad altitudini elevate o nei pressi del mare; possiede poi vigne a Baroni, nel Comune di Pachino e a Pianetto, nella zona della Doc Monreale. Un insieme di vigneti per una superficie complessiva di 104 ettari coltivati a biologico, che danno in media 550.000 bottiglie. Una interpretazione della Trinacria enoica, che mette in bottiglia un vero e proprio mosaico. D'altra parte la Sicilia si può considerare una specie di “continente” del vino dalle mille sfaccettature ancora non del tutto svelate.
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