Il Borgo di Stomennano, oltre ad essere un elegante resort, è quella che potremmo definire come la “dependance” chiantigiana di Lungarotti, marchio storico dell’Umbria enoica. Già perché qui si fa anche vino (Chianti Classico, Chianti Classico Riserva). Siamo non lontani dalle mura di Monteriggioni, nella propaggine più a nord della sottozona di Castelnuovo Berardenga, al confine con il Comune di Siena. La tenuta, 25 ettari a vigneto, di proprietà del senese Matteo Lupi Grassi (consorte di Chiara Lungarotti) privilegia l’utilizzo dei vitigni locali, soprattutto Sangiovese e Colorino, che vengono affinati sia in barrique che legno grande. Lo stile dei vini è già ben centrato, privilegiando bevibilità ed equilibrio e cogliendo una buona consonanza con il territorio d’origine. Una scelta ben azzeccata che pone questa realtà produttiva nel filone delle cantine che stanno contribuendo a ridare nuova forza alla denominazione del Gallo Nero. Le prime bottiglie sono arrivate sugli scaffali recentemente, nel 2015, ma già hanno dimostrato buona affidabilità. Come ribadisce il Chianti Classico 2018, oggetto del nostro assaggio. Un buon Chianti Classico dal profilo olfattivo con la frutta rossa in primo piano, accompagnata da cenni speziati e qualche tono affumicato. In bocca, il vino ha impatto dolce e morbido, che nel suo sviluppo trova anche una certa energia acida, diventando più bilanciato e saporito.
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