Lentissimo gira nel calice quasi come fosse un video in slow-motion. Nel frattempo i profumi di caramello bruciato, di miele di castagno, di datteri mescolati al cacao amaro e allo zucchero filato riempiono tutta la stanza! Non importa aver esperienza con l’olfatto per gioire dell’intensità di questo vino che ricorda dolcezza straripante di uno sciroppo per la tosse. Poi, dopo pochi secondi, una rinfrescante tempesta di acidità succosa arriva ad irrorare tutta la bocca di quell’energia sapida propria dei più grandi vini da dessert del mondo. La lentezza con cui questo vino rotea nel calice è solo l’indizio dell’enorme quantità di zucchero e glicerolo che si manifestano in un velluto dolce ammaliante; ma i sottili fili d’oro/ramato brillanti che si riflettono nel calice ci avvertono anche della sua acidità portentosa: del resto il dolce senza acidità stanca e stucca. Un Vin Santo dal blend inusuale: 50% Sangiovese e 50% Malvasia. Dal primo trae forza, struttura e l’astringenza elegante da tè oolong; dall’altro quelli più eterei, dolci e profumati. Gli 8 anni di invecchiamento in piccoli caratelli di rovere, ciliegio, gelso e castagno aumentano la complessità e aggiungo un lato ossidativo/sapido trascinante oltretutto necessario, riteniamo, per questa tipologia. Prodotto in edizioni sempre limitatissime, qui Fontodi dimostra che un grande terroir, come quello del Chianti Classico, può svettare anche con i vini dolci!
(Filippo Bartolotta)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024