É lo spagnolo Rioja Castillo Ygay Gran Reserva Especial 2010 di Bodegas Marqués de Murrieta il vino n. 1 al mondo, secondo la “Top 100 Wines of 2020” by Wine Spectator. Il verdetto è stato comunicato oggi dalla rivista americana (e risultato, nella storia, centrato quattro volte dall’Italia, dal Solaia di Antinori 1997 nel 2000, dall’Ornellaia 1998 nel 2001, dal Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2001 di Casanova di Neri nel 2006 e dal Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido nel 2018, nrd). Si completa così una “Top 10” che, come da attese, ha visto anche l’Italia protagonista con due dei suoi grandi alfieri, il Brunello di Montalcino 2015, con le Lucere della cantina San Filippo di Roberto Giannelli, al n. 3, il Barolo 2016 di Massolino al n. 7, con la celebre rivista americana che non solo ha premiato l’eccellenza delle due cantine, ma anche ribadito ancora una volta il ruolo di primo piano dei due territori, quello di Montalcino e delle Langhe, e l’eccezionalità di due annate, la 2015 per il grande rosso toscano e la 2016 per quello piemontese, già pluripremiate dalla critica di tutto il mondo.
Tra i primi 10 vini del mondo, nell’ordine, il Pinot Noir Sonoma Coast UV Vineyard 2018 di Aubert al n. 2, il Cabernet Sauvignon Mount Veeder 2016 di Macayamas al n. 4, e ancora, lo Châteauneuf-du-Pape Les Trois Sources 2016 di Domaine de la Vieille Julienne al n. 5, lo Chardonnay Russian River Valley Vine Hill Vineyard 2017 di Kistler al n. 6, il Chacayes Los Chacayes 2015 di Bodega Piedra Negra al n. 8, il Pinot Noir Ribbon Ridge The Beaux Frères Vineyard 2018 di Beaux Frères, al n. 9 ed il Brut Champagne La Grande Année 2012 di Bollinger, al n. 10.
Lunedì la “Top 100” completa: nel 2019 furono 21 le etichette italiane selezionate (con il Chianti Classico sugli scudi).
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