Marilina è figlia d’arte. I primi passi li ha mossi in cantina. E’ cresciuta respirando l’aria delle vigne, ascoltando il mosto diventare vino. Questo mondo è stato casa, palestra di vita. Nemmeno gli studi in Economia l’hanno distolta dal seguire il padre enologo, dall’apprendere dalla Natura e dai vignaioli. Marilina ha sempre avuto chiara la meta. Oggi nell’estremo sud est dell’Isola, nella campagna costiera del cuore barocco siciliano, è totalmente immersa nella sua ragione di vita. Ha preso il testimone lasciatole dal papà Angelo che continua ad occuparsi della produzione. Il nome dell’azienda dice tutto del grande orgoglio genitoriale. Nel progetto prende parte ogni membro della famiglia, perché frutto di una passione condivisa in cui ciascuno apporta qualcosa di suo. Ma l’uomo, regola imposta sin dagli esordi, deve intervenire in punta di piedi. Fermentazioni spontanee, raccolta manuale, solo zolfo e rame in vigna. “Il territorio di Noto è la culla ideale per ottenere vini fortemente espressivi del luogo: estremo, terreni cacarei, siccitoso”, racconta la produttrice. Cecile è l’ultimo vino nato espressione massima del come questa famiglia intende il vino e guarda al futuro. Moscato Bianco tardivo, macerato e affinato per sfidare il tempo, libero e tenace, vitale, pura gioia di vivere come la bimba a cui è stato dedicato, Cecilia. Amore di nonno e di mamma che sbuca fuori da un grappolo d’uva.
(Manuela Laiacona)
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