Beppe Pescaja sostiene siano tre i segreti per fare un buon vino: sole, cuore, anima. Dal 2001 accudisce le sue vigne a Cisterna d’Asti, borgo arroccato che guarda già al Roero. Qui, da poche settimane, c’è una nuova Docg: il Terre Alfieri Arneis. È appena in bottiglia il 2020 con la “G” e lo abbiamo assaggiato in anteprima. L’Arneis è un vitigno che risente molto del modo in cui viene vinificato: per conservare i suoi profumi intensi e avvolgenti, necessita di temperature basse e poco ossigeno. L’uva matura nei primi quindici giorni di settembre e trovare il momento giusto della raccolta, talvolta, fa passare le notti insonni al vignaiolo e all’enologo. L’Arneis passa dalla maturazione alla sovra maturazione in un niente. Bisogna essere svelti, qualità che non manca a Beppe. L’uva nasce in vigneti tutti nel comune di Cisterna, a quota 250 metri. Il terreno è limo grosso alternato a limo fine. D’estate, a piedi nudi, la sensazione è di averli nella farina. Solei è il nome di questo vino. “Solo lei”, la neo moglie Nadia. O anche le colline pigre e assolate, dove cantano le cicale. Quel che conquista di questo Arneis è il profumo inebriante di frutta tropicale: frutto della passione, ananas, lychis. Un soffio di fiori di sambuco appena fioriti. Il gusto è equilibrato e morbido. Provato con vitello in salsa tonnata. In generale si abbina bene ai piatti con le salse: maionese, aiolì, tartara.
(Fiammetta Mussio)
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