Nelle quattro Province abruzzesi di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila, sono 300 gli ettari a vigneto di proprietà dell’azienda Masciarelli, per una produzione media di 2.500.000 bottiglie all’anno. Un articolato mosaico di terreni, vitigni, anche internazionali oltre ai fondamentali locali, e condizioni pedoclimatiche a costituire un vero e proprio unicum enoico. Molte le località sede dei vigneti compresa Casacanditella dove si trova il Castello di Semivicoli, oggi raffinato relais di proprietà della famiglia, da cui arriva il Pecorino oggetto del nostro assaggio. Un bianco con cui l'azienda dal 2017 sostiene cause benefiche e che quest'anno ha deciso di dedicare a Terre des Hommes in Libano per garantire l’accesso all’istruzione a bambine e bambini siriani. La versione 2020 regala profumi che incrociano fiori bianchi e frutta tropicale, non privi di ricordi di pietra focaia e leggeri tocchi iodati, dalla progressione gustativa nitida, sapida e ben ritmata, a sfociare in un finale tonico e dai ritorni agrumati. L’azienda con sede a San Martino sulla Marrucina è unanimemente riconosciuta come realtà di riferimento del vino abruzzese, autentica griffe italiana, pensata e realizzata da quel grande uomo che è stato Gianni Masciarelli a partire dal 1981. Oggi c’è una donna altrettanto grande a condurre autorevolmente cantine e vigneti che compongono questo piccolo impero del vino, la moglie Marina Cvetic.
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