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LA CURIOSITÀ

Sanremo al via, tra musica, vino ed enogastronomia. Il Prosecco Doc nei calici di “Casa Sanremo”

Il Festival della Canzone Italiana ancora una volta vetrina del wine & food. Ma, senza eventi collaterali, sarà un’ulteriore beffa per la ristorazione
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Il Prosecco Doc bollicina ufficiale del Festival di Sanremo

Diverso, senza pubblico in sala e senza mille altre cose, ma il Festival della Canzone Italiana n. 71 è pronto a partire, anche in tempo di Covid, “perchè Sanremo è Sanremo”. Certo, mancherà tutto quel contorno fatto anche di enogastronomia intrecciata allo spettacolo, alla musica ed al gossip, che WineNews vi ha raccontato nel 2020 in un vivace dietro le quinte tra piatti, vini e personaggi della musica, ma non mancherà il vino. Soggetto ben presente in tanti canzoni italiane e straniere, come vi abbiamo raccontato qui, ma anche nei calici di “Casa Sanremo”, cuore pulsante, insieme al Teatro Ariston, del Festival. Dove il brindisi ufficiale sarà quello firmato dal Prosecco Doc, lo spumante italiano più famoso nel mondo e “nazional popolare” per antonomasia, nel senso più positivo del termine, come del resto è il Festival di Sanremo, evento storicamente più seguito della tivù italiana, da un pubblico trasversale e intergenerazionale.
“Uno studio di pochi anni fa dell’Università di Oxford ha dimostrato che le persone possono ottenere il 15% in più di piacere dai loro vini bevendo e ascoltando contemporaneamente il giusto tipo di musica”, sottolinea il Consorzio del Prosecco, le cui bollicine “saranno le indiscusse protagoniste di una location unica ed iconica come Casa Sanremo, dal 2008 “la casa” degli addetti ai lavori del Festival della Canzone Italiana. Giornalisti, sponsor, cantanti in gara e ospiti si alterneranno durante le cinque giornate della manifestazione in una vetrina speciale dove il pubblico di settore potrà dialogare con gli altri ospiti del lounge, chiaramente nel rispetto delle normative anti Covid. Questa edizione sarà caratterizzata da interviste, talk show, presentazioni di libri, premiazioni, cooking-show e tanti altri appuntamenti trasmessi tutti in digitale, mentre il Roof Top di Casa Sanremo ospiterà un vero e proprio viaggio culinario lungo l’Italia. Il tutto sarà poi allietato dalle bollicine del Prosecco Doc quale protagonista del Roof Restaurant in occasione del pranzo, della cena e del cooking show”
In una edizione però limitata nelle presenze a causa della pandemia in atto, le bollicine italiane non potevano non marcare la loro presenza digitale all’interno delle puntate web de “L’Italia in vetrina. Viva Sanremo”, format originale di Casa Sanremo dedicato ai territori italiani, per uno spazio di promozione turistico, culturale ed enogastronomico senza precedenti. La presenza del Consorzio del Prosecco Doc a Sanremo sarà altresì raccontata grazie all’innovativo magazine digitale “Tuorlo” (www.tuorlomagazine.it) che si concentrerà su contenuti creati ad hoc per il mondo “food & beverage”, legandoli per l’occasione a settori eterogenei come l’arte, la cultura ed il lifestyle. Il tutto accompagnato da scatti d’autore unici come quelli dell’acclamato fotografo Alessandro Treves.
“Sanremo è da sempre la casa dei talenti italiani ed il Prosecco Doc, forte del suo claim “Italian Genio”, non poteva che supportarli in un anno particolare come questo”, dichiara Luca Giavi, direttore del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc.
“L’occasione di essere sponsor di Casa Sanremo ci permette poi di affiancare attivamente tutte quelle attività che avranno luogo durante l’arco della settimana sotto l’hashtag #ripartiamodasanremo con l’obiettivo di supportare il settore della cultura e tutte le maestranze dello spettacolo, per una ripartenza post-Covid che speriamo possa avvenire il prima possibile”.
E nella ripartenza confida anche il settore dei pubblici esercizi rappresentato dalla Fipe/Confcommercio, che sottolinea però, come un Sanremo contingentato a causa del Covid, sia l’ennesima beffa per il mondo della ristorazione: “negli ultimi anni, infatti, le cinque serate dell’Ariston, con i 350 eventi collaterali organizzati da Casa Sanremo, sono state in grado di sviluppare 1 milione di euro di fatturato per le imprese della ristorazione, catering e banqueting. Merito di un piccolo esercito di 19.000 persone nei giorni della kermesse canora passano abitualmente almeno due notti nella città ligure, alimentando un’economia locale fatta di agriturismi, bar, locali e ristoranti. Quest’anno, al contrario, sarà una doccia fredda, con i pubblici esercizi che, secondo le stime di Fipe-Confcommercio, dovranno fare a meno di 800.000 euro di incassi. Un colpo tutt’altro che trascurabile per un comparto che, da ormai un anno, soffre una crisi senza precedenti, con 43,3 miliardi di euro perduti nel solo 2020 e che, per il momento continua a non vede alcuna luce in fondo al tunnel. Ciò nonostante, seppur in scala molto ridotta, il mondo della ristorazione continuerà a lavorare al fianco dei professionisti che daranno vita al Festival della Canzone Italiana n. 71, con la consueta professionalità e garantendo qualità ed eccellenza sia nei prodotti che nel servizio”.

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