Il vulcano è lì che incombe maestoso. Siamo sul versante nord dell’Etna, in una zona tradizionalmente vocata per la viticoltura. Le vigne dell’azienda si estendono per poco meno di trenta ettari nel cuore della Valle dell’Alcantara, a un’altitudine compresa tra i 600 e i 1.000 mt sul livello del mare suddivise tra le contrade Arcuria, Feudo di Mezzo, Muganazzi, Santo Spirito e Barbabecchi. In esse sono coltivati, in regime biologico certificato, solo vitigni autoctoni: Nerello Mascalese, Carricante e Catarratto. Alberto Aiello Graci, coadiuvato dalla sorella Elena, guida un’impresa tesa a valorizzare i frutti di questa forte natura, senza troppe interferenze. Il lavoro svolto è fatto per esaltare le differenze e le peculiarità delle vigne, in modo che ogni vino sia ben caratterizzato. La cantina è un vecchio palmento recuperato con dedizione, dove una parte è occupata dalla struttura produttiva, mentre un’altra sezione, con volte a crociera, ospita ancora le vecchie botti e gli strumenti per la vinificazione. Il Feudo di Mezzo 2017 ha un bel colore rubino, di bella limpidezza, con lievi sfumature granate. Il bagaglio aromatico è ampio, dapprima fruttato, di ribes e more, poi erbe aromatiche come rosmarino, alloro, note appena terrose, con tocco finale di ginepro. Piacevole l’impatto in bocca, fresco, dai tannini misurati e ben inseriti, gustoso, invitante, per un finale lungo e calibrato.
(Leonardo Romanelli)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024