Quella dei Mazzei è una delle storie più antiche che sa regalare la Toscana enoica. Una storia che ha come fulcro la denominazione del Chianti Classico con il Castello di Fonterutoli, oggi moderna cantina con 117 ettari a vigneto per una produzione di 800.000 bottiglie. Ma anche una storia fatta di grandi personaggi come Lapo Mazzei, recentemente scomparso e che è stato per venti anni presidente del Consorzio del Chianti Classico, in un periodo di forti cambiamenti, ponendo al contempo le basi all’assetto odierno della sua azienda. Oggi a guidarla ci sono i figli Filippo e Francesco, che hanno nel tempo raggiunto obbiettivi significativi e dato un respiro più ampio a questa realtà (anche estendendo le proprietà aziendali in Maremma e in Sicilia). Con l’introduzione dei Sangiovese di Badìola insieme a Castello di Fonterutoli e Vicoregio 36, per esempio, i Mazzei hanno voluto anticipare l'auspicabile passo delle menzioni geografiche aggiuntive: 3 Gran Selezione, da 3 distinti Cru, tutti ben decifrabili nel bicchiere, che si trovano rispettivamente a Radda, Castellina e Castelnuovo Berardenga. E da quest’ultima sottozona arriva il Chianti Classico Gran Selezione Vicoregio 36 2017, affinato in tonneau per 18 mesi, dalla timbrica aromatica intensa e articolata, ad anticipare una progressione gustativa possente ma ben declinata, dai lampi acidici fragranti e dal finale persistente e in crescendo.
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