Ha davvero bisogno di pochissime presentazioni questa realtà vitivinicola veneta, che oggi comprendente 90 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 700.000 bottiglie. Anzi, diciamo pure che si tratta ormai di un riferimento e una garanzia nel panorama del vino italiano, almeno dal 1986, quando Fulvio Tessari fu il promotore dell’iniziale salto qualitativo aziendale con i primi imbottigliamenti a marchio Ca’ Rugate. Oggi il nipote Michele, che a partire dal Nuovo Millennio ha dato un ulteriore impulso ampliando i vigneti della cantina di famiglia, conduce una realtà capace di standard qualitativi assoluti tanto nei vini bianchi quanto nei rossi. I Soave firmati Ca’ Rugate restano probabilmente i vini più rappresentati dell’azienda di Montecchia di Crosara, ma anche il livello dei rossi della Valpolicella sta decisamente crescendo, ponendosi tra i migliori per esecuzione e costanza qualitativa. Come nel caso dell’Amarone Punta 470, un rosso maturato in tonneau e botti grandi tra i 30 e i 36 mesi, a seconda delle caratteristiche dell’annata. La versione 2016 nel bicchiere è rosso chiaro vivo e anticipa un naso delicato che profuma di rosa, lampone, ciliegia, melissa, cedro e tè nero. Il sorso si muove davvero bene: esordisce fresco, si sviluppa sapido, per lasciar posto ad un tannino elegante che dà aderenza al vino, pulendo la bocca e lasciandola profumata di lampone, ciliegia e fresche note citrine.
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