65 relazioni orali e 280 poster organizzati, in 6 sessioni plenarie, e 5 tavole rotonde tematiche, con argomenti che spaziano dalla vigna al bicchiere, ovvero dalla diversità varietale dell’uva e dalle pratiche per una viticoltura sostenibile all’ecosistema microbico dal campo al consumo finale, senza tralasciare la shelf life dei vini e gli strumenti a disposizione per supportare una viticoltura di precisione e innovativa, ma anche aspetti sensoriali e percezione del consumatore, identità, tipicità e origine. Ecco Macrowine, uno degli appuntamenti più attesi per gli studiosi del settore vitienologico di tutto il mondo, e dopo la cancellazione del 2020, a causa dell’emergenza Covid 19, che fornirà a scienziati, operatori ed esperti l’opportunità esclusiva di scambiare, aggiornare ed implementare informazioni scientifiche, novità e risultati in campo vitivinicolo, organizzato da Fondazione Edmund Mach, Università degli Studi di Verona e Università degli Studi di Torino, torna in modalità virtuale dal 23 al 30 giugno, con 400 partecipanti provenienti da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Grecia, Australia, Nuova Zelanda, Cina, Stati Uniti, Cile, Uruguay, Sud Africa.
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