Castelcerino è il cru più elevato del Soave, con i suoi quattrocento metri sul livello del mare, ed è qui che Filippo Filippi si dedica a quelle meravigliose viti di Garganega quasi tutte risalenti agli anni Cinquanta (pergole mappate Foglio 1°!), baciate da una tale escursione termica da garantir loro un corredo aromatico non sempre così pronunciato sul territorio. Vanno però ricordate, fra le proprietà che il Nostro ama seguire palmo a palmo, anche i cru Monteseroni e Vigne della Brà, insieme al piccolo vigneto Susinaro e al Turbiana, dedicato specificamente al Trebbiano di Soave. Quanto sopra, poi, senza voler minimamente trascurare i dieci ettari complessivi di bosco - vero trionfo floreale e faunistico - l’antica casa risalente al Trecento e la suggestiva macchia mediterranea che fa da altrettanto meritoria cornice. Un contesto e una filosofia di vita emblematici, degni rappresentanti di tutto l’habitat del Soave migliore: fatto di fatica ma anche di tanta passione, oltre che di frutti capaci di saper dare il meglio anche dopo decenni, se ben allevati. Questa selezione dei Colli Scaligeri arriva per l’appunto da viti di oltre cinquant’anni, allocate su terreni d’origine vulcanica, dopo nove mesi di sosta in acciaio sui propri lieviti: con un rapporto qualità-prezzo encomiabile, oltretutto, per un vino pieno, sapido, tipico e teso, dal finale di lunghezza sconcertante.
(Fabio Turchetti)
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