La cantina della famiglia Malenchini si trova nel contesto della bella villa medicea di Lilliano (di cui è proprietaria dalla metà dell’Ottocento), posta sulle colline che dominano Firenze, nei pressi di Bagno a Ripoli, dove sono allevati anche i 17 ettari di vigneto a biologico dell’azienda, che produce complessivamente 120.000 bottiglie. Oggi a guidarla c’è Diletta Malenchini, artefice di un percorso enoico solido e dagli obbiettivi decisamente chiari, con il Sangiovese ormai diventato protagonista assoluto, accompagnato dal sempre più marcato utilizzo di vitigni complementari locali, come il Canaiolo, e con un progressivo abbandono dei legni piccoli per gli affinamenti a favore della tradizionale botte grande. Il risultato è una gamma di vini dalla chiara definizione stilistica, con la freschezza e l’equilibrio a rappresentarne i tratti salienti e con un sempre più accentuato avvicinamento alle etichette del vicinissimo Gallo Nero piuttosto che a quelle del Chianti generico. Ne è un esempio paradigmatico il Chianti Colli Fiorentini Riserva 2016, maturato in legno grande. I suoi profumi ricordano il cassis, il melograno, i fiori di campo e le spezie. In bocca, la struttura del vino è vigorosa ma al contempo agile e articolata. Un elemento che ne rende la bevibilità spigliata e golosa, anche grazie ad una pimpante tensione acida, che allunga un finale ancora dai toni fruttati.
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