Gianni Doglia, ormai riconosciuto come uno fra i migliori interpreti del Moscato d’Asti, lavora con rigore i suoi 15 ettari di vigneto a Castagnole delle Lanze, producendo complessivamente 110.000 bottiglie, dallo stile, in generale, impeccabile e dalla costanza qualitativa ormai consolidata. Ha cominciato ad occuparsi direttamente dell’azienda di famiglia con il Nuovo Millennio, ma già a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso questa cantina aveva intrapreso un percorso virtuoso. Il portafoglio etichette aziendale, oltre al Moscato d’Asti, comprende anche, come “da copione” per le cantine dell’areale, Barbera e Grignolino d’Asti e, specie nel recente passato con l’introduzione della denominazione Nizza nel 2016, anche quest’ultima tipologia, che Doglia declina con un appproccio sobriamente moderno e grande precisione d’esecuzione, cogliendone i tratti più tipici e caratteriali. Ne è un buon esempio il Nizza Viti Vecchie, che proviene da un ettaro di vigne di circa 50 anni e che rappresenta per l'azienda la massima selezione di Barbera. Affinato 18/24 mesi in legno piccolo a seconda delle caratteristiche dell’annata, viene immesso in commercio dopo minimo sei mesi di bottiglia. La versione 2018 sa di vaniglia e ciliegia, wasabi e tabacco, con una lieve nota vinosa a dare leggerezza. Il sorso è scorrevole, con una buona aderenza sapida centrale che lascia spazio alla freschezza di una bocca che sa di violette.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024