Fu Roberto Drighi a fondare la Tenuta San Vito nel 1960, costruendo sia la cantina che il frantoio e commercializzandone il vino e l'olio. Già nel 1980 la famiglia, spinta dalla sensibilità della figlia Laura, decide di convertire l'azienda a gestione biologica (fra i primi nella zona) e, ottenuta la certificazione nel 1985, inizia la ristrutturazione dei 4 antichi casolari posseduti, in preparazione all'attività agrituristica. Attività che oggi comprende camere, piscina e un ristorante di cucina toscana, ricavato nel vecchio fienile. Dal frantoio aziendale esce un Olio EVO di oliva di varietà Frantoio, Moraiolo, Leccino e Pendolino, mentre dalla cantina (che conta su 29 ettari vitati e una produzione di circa 150.000 bottiglie annue) escono uno Chardonnay, uno spumante Brut Rosé, l'immancabile Vin Santo e diverse etichette di vini rossi, fra cui due Sangiovese in purezza, un Merlot in purezza e questo Darno, Sangiovese e Canaiolo raccolti solitamente ad ottobre, che vengono a contatto solo con acciaio e cemento durante il processo di vinificazione e maturazione. Ne risulta un concentrato di florealità molto invitante, dove violetta e rosa si addolciscono di lievi note vanigliate e freschi ricordi di mentuccia, ribes e arancia rossi. In bocca esordisce morbido, dal tannino levigato e dall'acidità spigolosa a ravvivare il sorso. La chiusura, leggermente amaricante, lascia sapori dolci di rosa appassita e di ribes.
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