Una leggenda avvolge di mistero le colline di Ottiglio Monferrato, tra Casale e Alessandria. Si racconta che viva qui la maga Alcina custode del tesoro nascosto nelle grotte dei saraceni. Alcina compare nelle notti di luna piena, ma è nella notte del solstizio d'inverno che in molti giurano di averla vista: una figura femminile luminosissima, ricoperta da un lungo abito candido e dai lunghi capelli biondi. A lei, Marilì Ruvera e Gigi Ronchetti hanno dedicato la loro prima etichetta di Barbera del Monferrato Superiore. Lombardi, i due coniugi si sono innamorati del Monferrato e nel 2000 hanno cominciato il restauro di quella che era la Cascina Serra dei Monti, oggi Cascina Allegra in onore al nome della figlia. Un luogo magico poco sotto il colle della Madonna dei Monti, dove nel 1400 sorgeva un fiorente monastero. Qui l’uva cresce sulla pietra da cantoni, famosa per essere la stessa degli «infernot», gallerie sotterranee scavate a mano e dichiarate Patrimonio dell’Umanità Unesco. Alcina è la prima etichetta uscita dalla cantina nel 2007. «Non viene fatta tutti gli anni, solo nelle vendemmie migliori» dice Gigi Ronchetti, ex dirigente di multinazionali, che da pochi mesi è il presidente Consorzio Vini Colline del Monferrato Casalese. Per assaggiare la sua Barbera occorre aspettare anni: 24 mesi in acciaio, 24 mesi in tonneaux, almeno 6 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino importante al naso e al palato. Frutti rossi maturi che si abbinano bene a un parmigiano con almeno 24 mesi di stagionatura. Da osare con un tonno alla griglia.
(Fiammetta Mussio)
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